INSEGNARE ITALIANO IN STILE MA.VI.

Avendo lavorato per oltre quindici anni con i MA.VI. esclusivamente sulla sordità, scoprire che potevano essere un valido strumento anche per lavorare con altri bisogni linguistici è stato entusiasmante.

Tuttavia, sperimentare e verificare che i MA.VI. potevano essere un ottimo strumento di potenziamento linguistico, anche all’interno dei programmi di insegnamento dell’italiano nella scuola primaria, è stata una delle esperienze professionali più intense che ho avuto.

L’esperienza di seguito narrata è relativa all’insegnamento dell’italiano nella classe quinta della scuola primaria.

La “Quinta” è un anno in cui si lavora al potenziamento della competenza testuale e in cui si ripassano importanti concetti di analisi grammaticale, introducendo l’analisi logica.

La sfida di verificare se i MA.VI. potessero rappresentare una valida proposta, per determinare uno stile di insegnamento funzionale allo sviluppo di competenze grammaticali, non è stata complessa. In fondo si trattava di sostituire, con nuove attività, l’esecuzione di esercizi pedissequi standardizzati che, non solo vengono puntualmente dimenticati dopo solo poco tempo che non si svolgono più, ma soprattutto che hanno dimostrato di non essere così efficaci nell’educazione alla lingua.

La nostra proposta pedagogica è stata articolata su due ambiti:

  1. il potenziamento delle competenze testuali in comprensione e in produzione;
  2. il potenziamento delle abilità grammaticali, intese come capacità di riflettere sulla lingua e sulla funzione delle regole grammaticali.

Partendo da quelli che sono i principi su cui si basa il Metodo MA.VI. le attività sono proposte attraverso tecniche di scaffolding utili all’attivazione di processi metacognitivi. Attraverso lo scaffolding mostriamo durante la lettura MA.VI. la funzione della regola grammaticale e la sua applicazione nel testo.

Inoltre, utilizzando la didattica dell’errore, abbiamo lavorato sulle difficoltà grammaticali e ortografiche, in modo strutturato e su un obiettivo alla volta.

Contemporaneamente abbiamo lavorato sulla comprensione e sulla produzione per fornire esperienze concrete di applicazione della regola grammaticale.

In questo contesto, abbiamo utilizzato gli esercizi tradizionali, al termine del percorso, quando la regola è stata acquisita, consolidata e riprodotta in modo spontaneo nella produzione. Lo scopo degli esercizi, quindi, è quello di guidare un ulteriore livello di consapevolezza che trasforma il sapere procedurale in sapere dichiarativo.

PROTOCOLLO DI LAVORO SULLA TESTUALITA’

  • La marcatura testuale per la comprensione del testo
  • La mappa testuale
  • La sintesi
  • Il testo narrativo
  • Il testo descrittivo
  • La mappa del giornalista
  • Il testo informativo
  • La mappa del giornalista
  • Il testo argomentativo

PROTOCOLLO DI LAVORO SULLA GRAMMATICA

  • Nome Articolo Analisi Grammaticale
  • Aggettivo Avverbio Analisi Grammaticale
  • Pronomi Verbi Analisi Grammaticale
  • Congiunzioni Esclamazioni Analisi Grammaticale
  • Preposizioni Analisi Grammaticale Analisi Logica
  • Verbi transitivi/intransitivi attivi/passivi riflessivi Analisi Logica

                                                                                                           Dott.ssa Maria Michela Sebastiani

Ideatrice del Metodo MA.VI. e Pedagogista

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