IL METODO MA.VI. SUMMER SCHOOL

Riflessioni e contributi.

Nel mese di luglio è finalmente ripartita la tanto attesa formazione  MA.VI. Si è tenuta, dopo un po’ di tempo dall’ultimo corso la formazione, tramite piattaforma zoom, che ha visto partecipanti competenti e dinamici, impegnarsi in una nuova fase di ripartenza per il metodo MA.VI. Il corso è stato pensato in un’ottica costruttivista, in un modello di apprendistato cognitivo in cui il discente viene accompagnato dal docente con la costruzione di una impalcatura (scaffolding) che viene pian piano tolta diminuendo il supporto (fading) per lasciare il discente libero di  sperimentare e ragionare sui fatti linguistici, nello specifico.

Come ormai è noto a chi ci segue, l’acronimo MA.VI., significa marcatori visivi e riguarda il metodo, ideato dalla dott.sa Sebastiani e dalla dott.sa Valenzano, che prende le mosse dall’esigenza di mostrare ai sordi le connessioni testuali, competenza necessaria per raggiungere un buon grado di lettura e la conseguente comprensione testuale fondamentale  per padroneggiare una lettura competente ed esperta. Il metodo è stato applicato anche in ambito educativo scolare e prescolare, ottenendo ottimi risultati. Tuttora la formazione sta ripartendo con successo e la ricerca sta portando avanti interessanti sviluppi in campo linguistico.

Durante il corso si sono affrontati i quattro moduli ormai noti: metafonologia, grammatica, lettura e scrittura; per ognuno dei moduli erano previste esercitazioni e momenti di confronto in piccoli gruppi, al termine dei quali seguiva la discussione generale e la restituzione da parte della docente. I moduli sono stati approfonditi con esperienze delle insegnanti Buemi Rossella e Borgogno Lisa che hanno raccontato come i   MA.VI. siano stati parte integrante del loro percorso metodologico, raccontando la loro esperienza. 

Quando si comincia un nuovo percorso formativo, l’esperienza del “nuovo” rischia di inficiare  l’entusiasmo iniziale, la paura di fallire con  le attività proposte  ci può spaventare a cominciare qualcosa di nuovo; i racconti di chi, prima di noi, ha provato e sperimentato possono aiutare a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a muovere i primi passi in un mondo nuovo ma pieno di possibilità.

L’ins. Buemi ha trattato, in uno dei suoi interventi, il gesto grafico. Come formatrice e rieducatrice del gesto grafico ha sottolineato l’importanza dell’ atto motorio e posturale corretto e dei passi necessari per raggiungere fluidità e armonia nella scrittura. Gesto grafico corretto che si raccorda e accompagna le fasi di apprendimento della lettura e della scrittura con il metodo  MA.VI.

L’ins. Borgogno nel suo intervento ha trattato l’argomento del gioco per sviluppare la competenza linguistica, favorita da una sorta di role playing che mette in atto il problem solving e la cooperazione. Con questa modalità, nessuno rimane indietro e la collaborazione tra pari aiuta tutti nell’acquisizione o nella consolidazione delle competenze, applicando il metodo in modo ludico e mettendo in moto il cervello anche dal punto di vista motorio.

La formazione riprenderà nel mese di gennaio con un nuovo corso rivisto e aggiornato per poter offrire sempre una formazione di qualità; nel contempo la ricerca in ambito linguistico del metodo procede con nuovi studi e sperimentazioni. 

Lisa Borgogno

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