Esperienze e riflessioni sulle attività MA.VI. svolte nell’a.s. 2022/2023 (scuola primaria)

Sono Lisa Borgogno, insegnante di scuola primaria, e in questo articolo condivido l’esperienza che ho fatto quest’anno nella mia scuola con il metodo MA.VI., presentando prima le attività svolte e poi alcune riflessioni generali.

CLASSE PRIMA –  MA.VI. METAFONOLOGIA: da settembre a fine ottobre ho concentrato i miei interventi sulla metafonologia e sul suono delle parole.

Ecco alcuni giochi svolti:

  • Inizia per… (inizialmente solo con la sillaba e successivamente individuando il fonema iniziale).
  • Divisione in sillabe con il battito delle mani (figure e disegni estratti dal mazzo delle flashcard).
  • Finisce per… (individuare il suono finale delle figure e successivamente delle parole pronunciate dall’insegnante).
  • Tutte le parole che iniziano per… (individuare le parole che iniziano con lo stesso suono – inizialmente sillaba e poi fonema).
  • Associazione grafema-fonema (man mano che presentavo i grafemi proponevo lavori di associazione al fonema, come giochi a due, giochi a squadre sulla falsariga del gioco del fazzoletto: alla pronuncia di una parola da parte dell’insegnante i bambini dovevano pescare la lettera corretta nella scatola corrispondente oppure prendere il cartellino giusto, tra due proposti dall’insegnante).
  • Difficoltà ortografiche o suoni difficili (sempre sulla falsariga dei giochi proposti negli step precedenti, ho lavorato sulla percezione dei suoni complessi o difficoltà ortografiche).

CLASSE QUINTA – MA.VI GRAMMATICA: Durante l’anno ho continuato ad usare i MA.VI. con tutta la classe, ma ho in particolare trovato interessante la loro applicazione nel caso di due bambine con DSA: con loro, infatti, i MA.VI. sono stati usati anche nella comprensione delle consegne complesse degli esercizi. Abbiamo lavorato sulla concordanza con la seguente scansione:

  • articolo nome
  • nome aggettivo
  • articolo nome aggettivo
  • pronome nome
  • verbo nome (chi lo fa?)
  • verbo avverbio (come lo fa?)

CLASSE QUINTA – MA.VI LETTURA: Ho lavorato con i ragazzi con un lavoro collettivo nel quale abbiamo ragionato sui necessari passaggi per la comprensione del testo. In particolare abbiamo approfondito:

  • L’identificazione dei referenti testuali attraverso le rinominalizzazioni e pronomi.
  • Il lavoro sulle classi di parole, lessico e semantica (relazioni di significato tra le parole; campi semantici e famiglie lessicali)

CLASSE QUINTA – MA.VI. SCRITTURA: abbiamo lavorato con i ragazzi con un lavoro di scrittura di testi di varia tipologia con l’ausilio della mappa testuale per pianificare e progettare. Questo metodo, in particolare, è stato usato in circa 15 ore di laboratorio con le mie tre alunne con difficoltà.

In conclusione posso affermare che la classe prima (9 bambini) ha lavorato in maniera divertente ma seria, con lo stesso impegno che dedicano al gioco, arrivando nel mese di giugno a padroneggiare la scrittura in stampato, leggendo e comprendendo autonomamente brevi testi. Successivamente, solo in seconda, sono passata al corsivo e alla penna nel mese di ottobre. Non hanno incontrato difficoltà nel “passaggio” e si sono dedicati alla nuova sfida con interesse ed entusiasmo forti del fatto che le abilità di base erano consolidate, potendosi quindi approcciare senza stress all’esercizio del corsivo.

L’importante lavoro di metafonologia, durante tutto l’arco dell’apprendimento della lettura e della scrittura, permette ai bambini di mettere in pratica le loro conoscenze linguistiche, di sperimentare, come piccoli artigiani, “suoni e parole”.

Permette di costruire a piccoli passi la loro competenza linguistica e di strutturare, strada facendo, la loro autonomia di espressione. Sappiamo infatti che comunicare significa dare voce ai propri pensieri, attraverso un sistema di simboli condivisi, appresi nelle agenzie di socializzazione primaria come la famiglia e la scuola, ci si afferma nel gruppo dei pari e nella società.

A maggior ragione, questo vale per i bambini più grandi che hanno lavorato sul testo complesso. La comprensione del testo, la scrittura di testi di fantasia e non, seguendo un ordine logico e studiando le caratteristiche dei personaggi, i tempi, i luoghi, le connessioni nei passaggi del testo, contribuisce a costruire la capacità di comprendere la complessità del mondo. Presto si troveranno a dover comprendere un documento ufficiale, leggere un orario del treno, fare una ricerca su internet e la comprensione profonda dei meccanismi che governano la società sta nella competenza linguistica. Anche dove sembra non esserci, c’è.

Per questo ritengo sia importante lavorare in un’ottica lungimirante e protesa al futuro, andando per gradi attraverso il metodo MA.VI., che è il fondamento su cui costruire la CASA dell’autonomia e dell’autoaffermazione.

Lascia un commento